FIRENZE. Chiesa di Santa Lucia de’ Magnoli, tela “Madonna col Bambino, s. Antonio abate e altri santi” di J. Chimenti, 1606-7

Olio su tela di 302 x 194 cm, raffigurante la “Madonna col Bambino tra i santi Antonio abate (a sinistra), Giovanni Battista, Bernardo di Chiaravalle e Carlo Borromeo” del 1606-7 posto sul secondo altare di sinistra, patronato delle famiglie Barucci e Del Ruota.
Opera del pittore fiorentino Jacopo Chimenti detto l’Empoli (1551 – 1640), nipote del Sansovino.

«La paternità della tavola è certa fin dalle origini: nella ‘Vita dell’Empoli‘ scritta dal suo discepolo Zaballi, si ricorda l’opera eseguita dal maestro per la chiesa di S. Lucia de’ Magnoli, anche se ne viene fornita una descrizione errata. E’ rimasta invece incerta per molto tempo la datazione del dipinto, che pure è possibile fissare al 1606-07 in base alla lapide dedicatoria dell’altare su cui fu collocato sin dall’inizio e dove tuttora si trova. Nel primo studio monografico sul Chimenti, la De Vries datò la nostra tavola al 1620 per confronto con il quadro nella volta del Duomo di Livorno datato 1619, rinvenendo inoltre nel disegno n. 3411F del Gabinetto dei Disegni degli Uffizi un abbozzo della composizione. Nello stesso periodo il Venturi considerò l’opera vicina alla ‘Madonna e quattro Santi‘ nella SS. Annunziata a Firenze datata 1628. In occasione della mostra dei disegni dell’Empoli la Forlani Tempesti identificò altri due studi del pittore per la pala di S. Lucia de’ Magnoli: nn. 3449F, 9344F del Gabinetto dei Disegni degli Uffizi. Il n. 9344F è uno studio di testa per S. Giovannino (nel n. 3411F infatti, che mostra l’ideazione originaria della scena, il Battista è raffigurato fanciullo); il n. 3449F invece, ritrae il S. Giovanni secondo la stesura definitiva, così come compare nel dipinto. Lo studio di questi disegni permise di anticipare la datazione della pala al 1608, ponendola all’origine di quella serie di opere dell’Empoli pervase dall’influsso carraccesco. La Thiem successivamente ha identificato un disegno conservato in una collezione privata come uno studio preparatorio per la testa di S. Bernardo ed ha confermato la datazione al 1608. Soltanto nel 1980 la Bianchini ha precisato l’epoca di esecuzione della pala al 1606-07, sia in base alla lapide che ricorda la consacrazione dell’altare sul quale l’opera si trova sin dall’origine, sia in base ad un’attenta ricognizione stilistica dell’opera del pittore. La pala di S. Lucia appartiene a quel gruppo di opere eseguite dall’Empoli nel primo decennio del ‘600 per numerose chiese fiorentine, caratterizzate da uno stile personale, un ‘modo di esprimersi ormai proprio e naturale’ (Bianchini), improntato al realismo, che ritrae i personaggi con sobrietà e dignità e che si dimostra contemporaneamente aperto alle nuove esperienze pittoriche che si svolgevano altrove in quegli anni. … La nostra tavola infine sembra essere il modello di un successivo quadro dell’Empoli che raffigura la ‘Madonna in gloria col Bambino, i SS. Giovanni Battista, Antonio Abate e Carlo Borromeo‘, datato 1618 e conservato nella chiesa di S. Agostino a Cortona, vedi scheda ; i personaggi, tra l’altro, presentano le stesse caratteristiche fisionomiche, ed è quindi probabile che come quelli della pala di S. Lucia raffigurassero amici e garzoni dell’Empoli.
L’opera fu restaurata nel 1987 presso il laboratorio di Restauro della Fortezza da Basso, con un intervento di pulitura. Riconsegnata alla chiesa di S. Lucia de’ Magnoli con verbali del 21-3-1987. Nel 1989 (U. R. 717) restaurato presso il Centro Restauro.»

 

Testo e immagine:
https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900227283

https://www.beweb.chiesacattolica.it/benistorici/bene/6165431/Chimenti+Jacopo+sec.+XVII%2C+Madonna+con+Ges%C3%B9+Bambino+e+Santi

Link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Jacopo_Chimenti

Info sulla chiesa:
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Lucia_dei_Magnoli


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